La storia della Cannabis, per come la si conosce oggi, è una pianta che si discosta in parte dalla forma e dall’uso che se ne è fatto sin dall’inizio. Si tratta di un prodotto vegetale o botanico risalente addirittura al 3000 a.C. Sin dai tempi più antichi il suo utilizzo è sempre stato percepito dall’essere umano in chiave terapeutica.

La storia della cannabis e la suddivisione della sua famiglia

Il percorso più che millenario della cannabis è davvero straordinario. Basti pensare che riusciamo oggi a risalire al suo uso botanico in base ai tantissimi reperti che ne sono stati rinvenuti. Tramite delle fonti dirette infatti, si è stabilito il suo utilizzo medico addirittura nel 400 d.C. da parte degli antichi indiani americani. Ci sono stati rinvenimenti (grazie alle ceneri) anche di popolazioni antichissime riconducibili agli ariani dell’est Europa che hanno maneggiato questa pianta per scopi benefici circa 5000 anni fa.

L’evoluzione della cannabis segue uno sviluppo quasi tutto americano e, come per caso, anche oggi questo continente è quello che ne fa maggiore utilizzo e dove avviene la maggior parte della lavorazione. C’è dietro dunque tutta una storia quasi mistica della pianta più famosa del mondo che si porta dietro conoscenze lunghissime nel tempo.
Facendo un distinguo della sua ramificazione in famiglie, oggi la si puo’ distinguere in tre diverse famiglie: sativa, indica e ruderalis.

  • Sativa: conosciuta anche come canapa sativa, è quella tipologia usata per gli ambiti tessili ma anche terapeutici e ludici;
  • Indica: conosciuta anche come canapa indiana, è una variante della canapa sativa e ne ha proprietà e usi similari;
  • Ruderalis: tra le sotto famiglie di cannabis è quella più recente ma anche quella che sta andando per la maggiore. Classificata così dai botanici, si sta facendo conoscere grazie ai suoi geni autofiorenti e all’importanza per la produzione tessile ed edile, ma anche per la salute.

I primi studi sulla produzione autonoma dei cannabinoidi

Ciò che molti non sanno del rapporto tra il nostro organismo e la cannabis, è che proprio il corpo umano produce in maniera autonoma e naturale naturalmente i suoi cannabinoidi. Tramite degli studi che sono stati effettuati negli States, si è visto che questi sistemi biologici servono a mantenere una stabilità interna, una sorta di equilibrio fisico. Proprio per questa ragione negli ultimi anni sempre più esponenti della medicina e della biologia stanno diffondendo le conoscenze sugli usi benefici e terapeutici della cannabis.

Insomma, gli “agenti cannabinoidi” sono sempre più attivi e ampiamente usati per alleviare tantissimi dolori cronici. Curare sintomi e malattie senza per forza dover dipendere da farmaci sicuramente più invasivi per il nostro corpo. Tra le tante novità apportate dalle ricerche mediche, c’è anche quella che riguarda la dura lotta contro il cancro, oggetto di discussione peraltro di una rinomata serie tv che sta andando per la maggiore in questi giorni, intitolata “Weed The People“, di cui parleremo poi.

La medicina cambia il volto storico della marijuana

L’accettazione della cannabis medicinale dunque continua a evolversi. Sempre più comunicazione, convegni e l’esposizione di importanti scienziati stanno facendo sì che la percezione sull’uso della canapa non sia solo a scopo ricreativo ma soprattutto terapeutico. In questo senso, gli USA e il Canada (ma in tono minore anche gli altri paesi del continente americano) si sono dimostrati ben più all’avanguardia rispetto all’Europa ad esempio. Facendo infatti un excursus storico di questi ultimissimi decenni, si nota infatti come molti stati membri degli States abbiano attuato delle norme per legalizzarne l’uso.

Medicina, scienza e benefici dimostrati. Un insieme di fattore che deve in qualche modo “svegliare” non solo la comunità scientifica, che in gran parte mira a far fare l’ultimo step evolutivo nella storia della cannabis. Con una crescita annuale del 30% circa e di un consumo oltre le 4 volte superiore (soprattutto in America del Nord) le dimensioni del mercato che ruota intorno alla cannabis ha cambiato percezione, soprattutto differenziandone il consumo in base alla sua estrazione (CBD o THC). I consumatori, che si stanno oramai creando un’idea molto più scientifica e definita della marijuana, sono il motore ultimo di questo cambiamento e di questa suddivisione, che sarà tema poi in un altro nostro articolo. Per questo continuate a leggerci e seguirci per tutte le novità e gli approfondimenti sulla cannabis e su tutte le sue proprietà e i suoi benefici.